Da Foggia al Gargano passando per gli States. Le opere di Michele Affatato sbarcano sull’Annuario Artisti ’24 da Museo”

Lo avevamo già conosciuto su questa testata giornalistica, e continueremo a farlo perché l’arte “Made in Capitanata” va diffusa, sostenuta, comunicata, amata e condivisa, dapprima con una bi-personale fra sacro e profano insieme a Gheorghita Ouatu al castello di Monte Sant’Angelo, poi alla sua partecipazione, ancora in essere, all’USA Tour Biennial 23/24 della Fondazione Effetto Arte.

Lui è l'artista Michele Affatato, foggiano, che in questo periodo natalizio è presente il 27 dicembre 2023 con alcuni suoi quadri al “Natale in Lamis”, nel centro garganico di San Marco, e su due riviste nazionali: “Cultura e Identità” con l’articolo “Michele Affatato e la sinfonia dei colori”, a cura di Leonardo Zappulla, e alla selezione per l’Annuario Artisti ’24 da Museo” della Mondadori, che premia con posti limitati i migliori artisti pittorici che si sono contraddistinti nell’anno che sta per terminare, per poi esporre alla un’opera alla 3a edizione della Biennale Internazionale di Mantova.

 Un bel traguardo per Michele, che da sempre nelle sue opere c’è anima e cuore, l’identità di un territorio che offre tanto e tanto dovrebbe ricevere.

Come già è stato descritto in un nostro precedente articolo, le opere di Michele Affatato rappresentano l’immaginifico mondo che fu e che ritorna, non solo nei suoi pensieri, con i suoi sogni. Sulle tele colori e materiali prendono corpo, animando l’irreale, quasi onirico, scenario dove Michele ha avuto i natali. Colori come fiori e libertà, sfumature come anime e angeli, riflessi come luci di un tempo che inesorabilmente scandisce l’esistenza di tutti noi, ciò che l’artista foggiano rappresenta nelle sue opere. Un’osmosi radicata nell’essere territoriale, aprendo anima cuore e intelletto alle platee che lo osservano. Quadri che nel tempo hanno impreziosito muri di gallerie e palazzetti dell’arte, castelli, sale e palazzi internazionali.

Michele Affatato rincorre e raggiunge la meta pittorica osservando ciò che gli sta attorno, ciò che accade nel territorio e nel mondo, ciò che prova nell’animo e nel cuore, tra poesia e sentimento ma anche estemporaneità dei fatti, per poi realizzarlo con l’analisi del reale e trasformandolo con i colori nella forma, dove l’stinto prevale sulla ragione. Così Michele comunica!

E poi, lui non diserta mai un avvenimento che abbraccia l’opinione pubblica, come a dire, l’arte può comunicare come una penna che scrive o un video che descrive. Lo ha fatto in occasione della “Giornata internazionale per l'eliminazione delle violenza sulle donne”, quel 25 novembre che nella sintesi ricorda i femminicidi, ma nella sua globalità racchiude ogni forma di violenza e maltrattamenti di genere. Lo ha fatto con un’opera, “Violated women work in progress”, quadro 140x70 realizzata con acrilico fluorescente e fosforescente (di seguito nella foto).

 

MAffatato violated women work in progress 140x70  con acrilico fluorescente e fosforescente

 

Di lui, Zappulla ha scritto: «Nella realizzazione delle sue opere, su entrambi questi versanti, l’autore si muove senza uno schizzo preparatorio. Per lui i cromatismi che si distendono sul supporto con molteplici variazioni tonali, determinando riflessi e bagliori, sono la struttura stessa dell’opera, sono l’anima del suo lavoro, il centro della sua ricerca. Ne sono uno splendido modello opere come Pentagram, Note di colore o ancor di più Anime perse, in cui la natura della materia cromatica scivola nello spazio pittorico che la coglie in divenire, focalizzando la percezione sul fluire emotivo».

L’invito è di andare ad ammirare i suoi quadri, e semmai anche incontralo e parlarci, perché solo così si potrà cogliere il vero sentimento di ciò che raffigura, di quello che comunica.

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