Tony di Corcia e il mito di Mina, le sue canzoni per dire la vita

Mercoledì 27 dicembre, ore 18, nella Sala Fedora del Teatro U. Giordano di Foggia. L’autore e giornalista presenta “Mina. Viva lei” e ritrova il pubblico della sua città.

“Basta mettere una sua canzone, e subito ci si sente compresi, incredibilmente descritti, accolti e accettati”. È così? Sì, decisamente. Ma questa è solo l’artista, segue l’altra faccia della luna, quella che Tony di Corcia e Barbara Alberti raccontano, è il caso di dire, una canzone per volta. È tutto concentrato in Mina. Viva lei (Edizioni Clichy, 2023), l’ultimo graffio biografico-letterario del giornalista e scrittore nativo di Foggia, ma ormai apprezzato in tutta Italia per i suoi lavori, da Gianni Versace a Giorgio Armani passando Alda Merini e “Paz”. Mercoledì 27 dicembre, alle ore 18, Tony di Corcia presenta in anteprima il suo libro dedicato alla grandissima cantante italiana nella Sala Fedora del Teatro comunale U. Giordano di Foggia. La vita di Mina, la carriera, ma anche la TV, la radio, la moda, in una parola: il segno, ciò che ha lasciato e che continua a lasciare anche all’età di ottant’anni perché, come si legge nel libro attraverso le parole della notissima autrice Barbara Alberti, “Mina è lo scandalo, sempre e comunque, nel significato originario di inciampo. Inciampo alla morale comune”. A conversare con Tony di Corcia sarà il giornalista Felice Sblendorio. Previsti i saluti della neo assessora alla cultura Alice Amatore, alla prima uscita istituzionale, e della sindaca Maria Aida Episcopo.

Mina. Viva lei (Edizioni Clichy, 2023). Nell’epoca in cui tutto è «iconico», è diventato difficile dire chi meriti davvero questa definizione. Ma su Mina non ci possono essere dubbi. Più gli altri si affannano per ottenere un quarto d’ora di celebrità, più lei brilla per assenza. Dopo il suo ritiro dalle scene nel 1978, ha mantenuto la parola e ha fatto ciò che a molti risulterebbe inconcepibile: sparire. E più sparisce, più il suo mito si amplifica. Mina ha cantato tutto: l’amore, il dolore, il sesso, l’amicizia. E ha cantato tutti: dai nomi celebrati agli autori più sconosciuti, lanciando le loro carriere. Oltre che nella musica, in cui si è mossa da regina incomparabile per talento, estensione vocale e intelligenza, ha saputo lasciare il suo graffio nella televisione, nella radio, nella moda. E nella società: nel moralismo imperante degli anni Sessanta, posava sorridente sui giornali con il suo bambino nato fuori dal matrimonio. Ancora oggi, a più di ottant’anni, si dimostra la più moderna di tutti. Duetta con una star giovanissima come Blanco e nel caos digitale decide che la sua casa discografica produrrà dischi a 33 giri. Tony di Corcia ha invitato la scrittrice e sceneggiatrice Barbara Alberti a fare un gioco: ascoltando alcune canzoni di Mina, non necessariamente le più conosciute, hanno usato la sua musica e i suoi testi come pretesto per analizzare il nostro passato e il nostro presente, i nostri linguaggi, i nostri cambiamenti. La voce di Mina come pretesto per parlare di vita. E di amore.

Tony di Corcia. Ha iniziato la sua attività professionale nel 1990 e ha scritto per le redazioni pugliesi di Repubblica e del Corriere della Sera. Nel 2010 ha pubblicato Gianni/Versace: lo stilista dal cuore elegante, seguito nel 2012 da Gianni Versace: la biografia (Lindau) con una prefazione di Giorgio Armani. Nel 2013 sono usciti Valentino: ritratto a più voci dell’ultimo imperatore della moda (Lindau) e Burberry: storia di un’icona inglese, dalla Regina Vittoria a Kate Moss. Nel 2015 ha pubblicato Alda Merini e Michele Pierri: un amore tra poeti (Falco Editore, prefazione di Maurizio Costanzo), nel 2018 La femmina è meravigliosa: vita impaziente di Andrea Pazienza (Cairo) e nel 2019 Giorgio Armani. Il re della moda italiana (Cairo).

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